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Prof. Rob Knight: “I tuoi batteri intestinali sono più potenti del tuo DNA”

  • Immagine del redattore: iveta-semetkova
    iveta-semetkova
  • 10 mar 2017
  • Tempo di lettura: 3 min


I batteri che vivono nel nostro corpo (prevalentemente nell’intestino) sono molto più numerosi delle stesse cellule ed hanno un patrimonio genetico da 100 a 1000 volte maggiore in grado di determinare la personalità, caratteristiche estetiche e longevità

Dal 2007, quando gli scienziati hanno iniziato il Progetto Microbioma Umano per catalogare i microrganismi che vivono nel nostro corpo, la ricerca degli di tali organismi sul corpo è cresciuta rapidamente con ogni anno che passava. I batteri nell’intestino non solo producono vitamine e scompongono il cibo ma la loro presenza o assenza è stata collegata a:

  • Obesità (si è scoperto che trapiantando i batteri di una persona magra in una persona grassa, quest’ultima perde velocemente peso, e viceversa accade l’opposto)

  • Malattia autoimmuni

  • Diabete

  • Cancro

  • Infezioni

  • Malattie infiammatorie intestinali

  • Effetti collaterali tossici dei farmaci (i batteri che abbiamo nell’intestino decidono l’effetto dei farmaci, non lo sapevi vero?)

I biologi ora ritengono che gran parte di ciò che ci rende umani dipende dall’attività microbica. I 2.000.000 di geni batterici unici che si trovano in ogni microbioma dei nostri batteri può far sembrare i 23.000 geni nelle nostre cellule quasi irrisorie, trascurabili, al confronto.

“Ha enormi implicazioni per capire noi stessi,” afferma Tom Insel, direttore del National Institute of Mental Health ,”siamo, almeno dal punto di vista genetica, più microbi che umani. Questa è una visione fenomenale e che dobbiamo prendere sul serio quando pensiamo allo sviluppo umano.”

Il Prof. Rob Knight, professore all’Università della California, San Diego e co-fondatore dell’American Gut Project, afferma:

Avrete forse sentito dire che, in termini di DNA umano, siamo tutti pressoché uguali. In termini di DNA umano, ciascuno di voi è identico al proprio vicino di posto al 99,99%. Tranne per i microbi del vostro intestinoche condividono solo il 10 % di similitudine con quelli della persona seduta accanto a voi.

Questi batteri così diversi hanno tutte le diverse funzioni di cui vi ho parlato, dalla digestione del cibo, ad un ruolo in varie malattie, al metabolismo dei farmaci e così via. Ma come riescono a fare tutte queste cose? In parte perché i batteri, sebbene occupino un volume ridotto nel nostro corpo, sono, in realtà,molto più numerosi di noi.Quanto? Beh, dipende dal modo in cui pensiamo al nostro corpo. In termini di cellule, ogni essere umano è formato da circa 10.000 miliardi di cellule, ma ospita qualcosa come 100.000 miliardi di cellule microbiche. In pratica, ci battono 10 a uno. Si potrebbe pensare che ciò che ci rende umani è il nostro DNA, ma in realtà ciascuno di noi possiede circa 20.000 geni umani, a seconda di cosa di conta esattamente, e dai 2 ai 20 milioni di geni microbici. Quindi, siamo comunque in netta inferiorità numerica rispetto ai nostri microbi simbionti.

Data l’enorme misura in cui i batteri influenzano la fisiologia umana, non sorprende che gli scienziati hanno rivolto la loro attenzione al modo in cui i batteri possono influenzare il cervello. I microrganismi nel nostro intestino secernono una enorme quantità di sostanze che non hanno direttamente a che vedere con la digestione e sono le stesse sostanze utilizzate dai nostri neuroni.

In particolare i batteri del nostro intestino producono:

  • Serotonina

  • Dopamina

  • Acido gamma-aminobutirrico (GABA)

Tutti ormoni in grado di regolare l’umore, il sonno, lo stress, il carattere e la personalità. Avere i “microbi sbagliati” coincide infatti con alti livelli di depressione e ansia. L’anno scorso, per esempio, un gruppo di ricerca in Norvegia ha esaminato le feci di 55 persone e ha scoperto che alcuni batteri avevano più probabilità di essere associato con pazienti depressi.

Il Dr. Mark Lyte, direttore del Texas Tech University Health Sciences Center, in Abilene negli USA, ha trasferito i microbi presenti nelle feci di una scimmia nell’intestino di un’altra scimmia appena nata in modo che il destinatario avesse una serie completamente nuova di microbi. Come previsto, il nuovo assetto di microbi ha cambiato lo sviluppo neurologico della scimmia. L’esperimento riflette le recenti scoperte che ansia, depressione e diversi disturbi pediatrici, tra cui l’autismo e iperattività, sono stati collegati ad anomalie gastrointestinali.


Per prendersi cura dei propri batteri intestinali facendo proliferare quelli positivi e diminuendo quelli negativi è necessario:

  • Consumare molta verdura sia cruda che cotta (ottimi sono il tarassaco, cicoria, topinambur e asparagi che sono ricchi di inulina)

  • Frutta lontano dai pasti

  • Verdure fermentate

  • Cibi fermentati (kefir, miso, aceto di mele, kombucha)

  • Integratori di probiotici

  • Eliminare lo zucchero raffinato

  • Eliminare lo stress emotivo

  • Assumere Magnesio

  • Assumere Vitamina D

Seguendo questi consigli raggiungerai il peso forma senza diete restrittive ottenendo il metabolismo di quelli che non si ingrassano anche se mangiano come te. Il sonno sarà profondo e riposante, lo stress diminuirà, la digestione sarà molto migliore e scompariranno le intolleranze alimentari (ovviamente i cibi ricchi di glutine e latticini vanno ridotti al minimo perché causano infiammazione). L’umore diventerà più positivo, meno ansia e più autostima (infatti stimolano la produzione di ormoni come serotonina e ossitocina). Ecco quel chilo e mezzo di batteri nel nostro intestino quanto sono potenti!


 
 
 

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